Franco Quercioli, impegnato nel Comitato di Quartiere Isolotto/Monticelli e nel Coordinamento cittadino dei Comitati al tempo dell’alluvione; ha operato poi nel Coordinamento dei Doposcuola, delle Scuole Popolari, dei Comitati Genitori (1968/1972); fra i redattori di “Scuola e Quartiere” e del giornale “I Quartieri”. Insegnante e sindacalista.

Fondo Franco Quercioli Questo fondo comprende carte che vanno dal 1966 fino ad un periodo molto recente. Al momento del deposito presso l’archivio si presentava in forma solo in parte organizzata.
Una delle sezioni più significative ed originali è quella relativa al carteggio che testimonia tutto il lavoro svolto, fin dai giorni immediatamente successivi all’alluvione del novembre 1966, a Firenze e dintorni.
Abbiamo testimonianza del lavoro attento e capillare dei primi gruppi spontanei, dei Centri di soccorso e poi Comitati per affrontare, spesso insieme al Comune, a volte prima di esso, le emergenze, soprattutto per la casa. Abbiamo l’elenco delle case pericolanti, nella zona dell’Isolotto, l’elenco degli alluvionati, l’elenco dei casi più gravi, delle persone che hanno fatto domanda di alloggio e la descrizione precisa dei danni, persona per persona attraverso  dei questionari precisi e dettagliati sui danni subiti. Tutto ciò è in copia originale. Questo fondo testimonia del problema dell’occupazione delle case, delle assemblee organizzate con la popolazione dell’Isolotto-Monticelli per denunciare i problemi e dei collegamenti tra questi comitati, a volte gruppi di persone, con il Comune. Troviamo anche le fascette manoscritte e improvvisate, anche se con il timbro del Comune, che erano attaccate alle porte degli immobili vuoti requisiti per gli alluvionati.
Altra documentazione significativa è quella che riguarda quello che diventerà il “caso Isolotto”, e cioè: i notiziari della Comunità dell’Isolotto (1969-71), resoconti della Comunità dal 1963, le lettere della Parrocchia alle famiglie dal 1968, le lettere dei sacerdoti ai parrocchiani e dell’Arcivescovo  ai sacerdoti e le lotte della Comunità contro le decisioni della Curia (1968).
Un altro tema significativo è il collegamento con le Comunità ecclesiali nazionali e internazionali, il dibattito sul dissenso cattolico e il dialogo tra comunisti e cattolici.
Ci sono gli elenchi dei gruppi giovani delle parrocchie, gruppi misti comunità doposcuola e iniziative di quartiere di molte zone di Firenze con indirizzi e referenti (1967), oltre a molto materiale preparatorio per la Veglia della pace, tenuta in piazza Signoria a Firenze, che fu un avvenimento di livello nazionale.
Abbiamo inoltre una vasta testimonianza dell’attività dei doposcuola (dal 1969), materiali per l’incontro nazionale dei gruppi collegati a “Scuola e Quartiere”, per i Bollettini di collegamento dei doposcuola, scuole popolari, comitati e gruppi di quartiere di Firenze e provincia (1971) per Scuola e Quartiere (1971), e non solo, ci sono anche documenti relativi ai movimenti di base a livello nazionale (1967-1970) soprattutto del Piemonte, Lombardia  ed Emilia.

È una raccolta molto vasta, tocca molti aspetti della vita di Firenze, in continuo collegamento con avvenimenti nazionali e internazionali. L’aspetto più importante comprende il territorio dell’Isolotto negli anni ’60 e ’70, ma la scuola è forse il nucleo principale, sia per l’attività lavorativa del titolare delle carte (insegnante e direttore didattico), ma anche per l’attività sindacale (Cgil), presente con varia documentazione.